Michele Cordaro, storico e conservatore dell'Arte

Il Museo Interdisciplinare e Regionale di Caltanissetta è stato dedicato a un grande nisseno specialista della conservazione e del restauro dei Beni Culturali, che prende il nome di Michele Cordaro. Esso nacque a Caltanissetta nel 1943, si iscrisse nel 1961 alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, dinamico Ateneo che in quegli anni aveva vantato la presenza di Giulio Carlo Argan (nella seconda metà degli anni Cinquanta), e alla cui cattedra di  Storia dell’Arte medievale e moderna era succeduto dal 1960 fino al 1967 Cesare Brandi. Cordaro si laureò proprio con Cesare Brandi (in funzione di relatore) nel febbraio del 1966 con la tesi di laurea intitolata "Il film e le sue strutture formali", dedicata all’inconsueto campo del cinema, tema che riflette appieno l’interesse di Cordaro per la contemporaneità. Un settore,
quello del cinema, a cui dedicherà successivamente  alcuni articoli, impegnandosi a dimostrare la
sostanziale impossibilità di comparare il cinema alla pittura dal punto di vista estetico: sosteneva
che «il cinema, proprio per la sua caratteristica fondamentalmente riproduttiva, non può assurgere
alla condizione primaria della pittura, cioè quella di manifestarsi come realtà conclusa ed autonoma
da qualsiasi riferimento alla natura, staccata da ogni vincolo con la realtà esistenziale, da cui si parte
ma cui non si adegua»
.Ma l’interesse per il cinema si estenderà anche alle questioni conservative che riguardano le pellicole cinematografiche, analizzando come le stesse pellicole in relazione al materiale di cui sono costituite possono danneggiarsi per il logorio fisico e l'umidità.
Sul sito di wikipedia troviamo la testimonianza di una certa Marisa Dalai Emiliani che  ricorda come Cordaro "partecipasse con passione alle commissioni d’esame e sottolinea il modo in cui «stupiva studenti e colleghi trasformando molto spesso l’interrogazione in un’avventura intellettuale". Cordaro si trasferisce a Roma e assume diversi ruoli nella capitale:  Direttore dell'Istituto Nazionale per la Grafica.
Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Mantova, Brescia e Cremona.
 e Direttore dell'Istituto Centrale per il Restauro tra il 1995 ed il 2000; anno in cui trovo la morte il 13 marzo.

Giuseppe Calascibetta

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