La storia del nipote del Senatore D'Antona

Dopo la pubblicazione dell'articolo sulla storia del Senatore D'Antona, durante un dialogo con Arturo Testa presidente dell'Ass. Amici di Riesi di Bergamo e Lombardia, apprendo che Massimo D'Antona, professore universitario, era il nipote del senatore riesino, ucciso dalle brigate rosse, Per questo ho deciso di fare una ricerca immediata per fornirvi la storia di questo giurista che ha segnato la storia della giurisprudenza italiana.


Massimo D'Antona (Roma11 aprile 1948 – 20 maggio 1999) fu un giurista e docente italiano, assassinato dalle Nuove Brigate Rosse il 20 maggio del 1999, a Roma. Egli come dichiarato dal presidente dell'Ass. Amici di Riesi, Arturo Testa, era nipote del senatore Antonino D'Antona nativo di Riesi. 
Nel 1980, D'Antona diviene professore di Diritto del Lavoro all'Università di Catania, per poi trasferirsi nella Seconda Università degli Studi di Napoli, ed infine all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Autore di diverse monografie e saggi, con particolare attenzione ai temi delle garanzie del diritto al lavoro e alla privatizzazione del pubblico impiego, è stato anche tra i fondatori della rivista Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni.
Il 20 maggio 1999, venne ucciso dalle Brigate Rosse, visto che era un servitore dello Stato che voleva realizzare insieme a Marco Biaggi, la stesura del Libro Bianco, che si doveva occupare della ristrutturazione del mercato del lavoro, e per questo doveva essere assolutamente annientato, visto che il potere dello Stato spettava al proletariato e non alla classe imprenditoriale. 

a cura di Giuseppe Calascibetta






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