IOggi nel mio blogo voglio proporre un articolo che è uscito ieri sul quotiano La Sicilia riguardande l'apertura ( FInalmente) del museo mineralogico che dopo 20 anni di lavori è stato concluso, dove verranno inseriti tutti i libri, i minerali le mappe, le riproduzioni delle miniere, che sono state a lungo custodite nel sotterraneo dell'Istituto Mottura, ammassati come fosse robaccia. Finalmente questi tesori del nisseno verranno mostrati al pubblico, alla presenza dell'ex Parlamentare Emanuele Macaluso, e del pronipote di Sebastiano Mottura, insoma un luogo, come l'Istituto Mottura, dove la storia incontra la storia.  Gustatevi questo articolo scritto dal giornalista Luigi Scivoli. 

Inaugurazione Museo mineralogico in Viale Della Regione di Caltanissetta.

Luigi Scivoli
Sarà un'inaugurazione "a più mani" quella del museo mineralogico di viale della Regione che sarà effettuata sabato prossimo alle ore 17. Infatti il tradizionale taglio del nastro sarà effettuato dal giovane Sebastiano Mottura che sarà affiancato dal presidente della Regione Rosario Crocetta e dall'ex parlamentare Emanuele Macaluso che è perito minerario ed è stato alunno del "Minerario". Sebastiano Mottura ha 12 anni ed è figlio di Sergio Mottura pro-nipote del Sebastiano Mottura che un secolo e mezzo fa istituì in città la Regia Scuola Mineraria, con annessa raccolta di minerali, poi trasformata nell'Istituto Tecnico Minerario a lui intitolato.
Saranno presenti, tra gli altri, il commissario straordinario della Provincia Regionale Damiano Li Vecchi, il presidente del consiglio provinciale Michele Macaluso, il dirigente dell'Istituto Tecnico "Mottura" Salvatore Vizzini e il project manager del Pit "Bio Valley" Puccio Dolce che avviò la ripresa dei lavori di completamento del progetto di primo stralcio funzionale del museo.
Dopo un'attesa di quasi 30 anni, il museo mineralogico è quindi una realtà. Non è completo perché si aspetta che venga realizzato il piano superiore del quale esiste al momento solo lo "scheletro", ma è funzionale e fruibile.
Artefice principale dell'apertura del museo è stato il dirigente dell'Istituto Tecnico "Mottura" Salvatore Vizzini che non riesce a nascondere la sua gioia e la sua soddisfazione. "Finalmente - ha detto Vizzini - il museo mineralogico ha una nuova sede degna dei tesori che in essa sono contenuti. E' solo il primo passo, ma fondamentale per consentirne la fruizione in maniera dignitosa. Mancano alcuni impianti come quello di climatizzazione, ma fortunatamente i minerali sono in grado di resistere a qualunque temperatura; in ogni caso gli enti preposti provvederanno al più presto".
E poi: "La cosa più importante è aprire e rendere fruibili anche se non completamente i locali in cui sono esposti i minerali, una collezione unica al mondo per numero di pezzi della tipologia gessoso-solfifera, per la varietà e provenienza da ogni parte del mondo e soprattutto per lo splendore e la bellezza dei singoli minerali che, illuminati nel modo migliore, possono comunicare ogni tipo si sensazione agli occhi di chi sa apprezzare queste creazioni della natura a cui l'uomo non ha messo mano".
Il museo mineralogico di Caltanissetta costituisce una struttura "unica" che ne consente e ne agevola la funzionalità. "L'unicità di questo museo - ha spiegato Vizzini - consiste anche nel fatto che è un laboratorio dell'Istituto Minerario "Mottura", un museo creato da una scuola nei suoi 150 anni di storia. Una scuola che è nel cuore e nell'anima della storia della città di Caltanissetta e del suo passato di sudore, lacrime, sofferenze, ricordi, arricchimenti di pochi, fatiche dei "carusi" che usavano le ceste per il trasporto dello zolfo e che si possono vedere al museo".
"Altra particolarità - ha proseguito il dirigente del "Mottura" - è che questo museo è gestito dalla scuola senza alcun onere aggiuntivo per le finanze pubbliche. Il servizio di custodia, la pulizia, la manutenzione ordinaria sono assicurate dal personale scolastico perché la struttura è un laboratorio di mineralogia dell'indirizzo minerario della scuola che conta circa 150 alunni iscritti e frequentanti".
Ma quali sono le prospettive per il museo? Il programma è davvero ambizioso. "La scuola - ha spiegato ancora Vizzini - ha contatti con gli altri istituti d'Italia e d'Europa e potrà organizzare visite e scambi che potranno avere il museo come centro di interesse. La nostra scommessa è quella di far sì che nessun turista che venga in Sicilia vada via senza avere visitato il Nostro Museo Mineralogico. "Nostro" perché questo museo è patrimonio di tutti e soprattutto appartiene a tutti i cittadini nisseni per l'importanza che ha avuto nella storia e nello sviluppo della nostra città".
Quindi l'impegno di Vizzini: "Sarà cura della scuola, come ha fatto nei trascorsi 150 anni, e come farà sempre in futuro, utilizzare ogni risorsa umana e finanziaria per migliorare sempre più quello che è stato raccolto e che si trova al museo".
"Si auspica - ha detto infine Vizzini - che ognuno in funzione delle proprie competenze possa contribuire al completamento del museo con la realizzazione dell'impianto di climatizzazione, dei laboratori al primo piano, delle altre vetrine per il resto dei minerali. Allora il museo rappresenterà sempre più un punto di riferimento per la città, un centro di interesse per ogni tipo di visitatore. Il primo passo è fatto, forse il più difficile dopo decenni di attesa, gli altri seguiranno sicuramente in tempi brevi e immediati e con risultati sempre più esaltanti".


09/12/2012

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