Avventura alla miniera Floristella Grottacalda

Oggi veramente è stata un giornata speciale, io insieme ad altri miei amici siamo andati a visitare la miniera Floristella Grottacalda, dove si è celebrata la festa di Santa Barbara, con una messa solenne da parte del vescovo di Piazza Armerina, Pennisi che durante l'omelia ha recitato:

Illustri autorità, fratelli e sorelle
Come vescovo della Diocesi di Piazza Armerina sono lieto di partecipare oggi a questa celebrazione.
Con questa Celebrazione Eucaristica, in questa cappella di palazzo Pennisi, all'interno del parco  minerario di Floristella -Grottacalda, vogliamo oggi onorare Santa Barbara , Vergine e Martire, patrona dei Minatori  ma anche  di tutti coloro che fanno lavori pericolosi a contatto con il fuoco come i Vigili del Fuoco , gli artificieri e i chimici.
Il presidente  ing. Giuseppe Lupo ha voluto dare come tema delal festa di oggi:"dagli ultimi …agli ultimi".
Facendo memoria del duro lavoro nelle miniere dei minatori e dei carusi, vogliamo ricordare gli ultimi di oggi: i giovani disoccupati e in cerca di lavoro,gli operai licenziati e in cassa integrazione, i tanti poveri che bussano alla porte delle nostre Caritas e di altre associazioni umanitarie e tutti i poveri del terzo mondo che soffrono a causa delle guerre, delle carestie e delle ingiustizie, gli immigrati  che alla ricerca  di un lavoro hanno trovato nel mar mediterraneo la loro tomba e gli altri immigrati ospitati in Sicilia nelle varie strutture di accoglienza che ,secondo una recente disposizione governativa, che speriamo venga ritirata, dovrebbero lasciare questi centri entro la fine del corrente anno.
In questi luoghi i nostri lavoratori hanno estratto zolfo  e altri minerali per molti  anni scavando chilometri di galleria   , garantendo il mezzo di sostentamento per  le loro famiglie . I minatori delle miniere di Floristella e Grottacalda  si distinsero per l'intelligenza, la laboriosità ed il coraggio, qualità imparate alla scuola di un lavoro duro e pericoloso. La loro vita poggiava sui valori di Dio, della famiglia e del  lavoro.
Oggi vogliamo anche ricordare tutti  i minatori , provenienti dalle nostre città che sono emigrati in altri paesi alla ricerca di un lavoro ed in particolare  136 minatori italiani e decine di lavoratori di altre nazionalità  che l'8 agosto  del 1956 , perdevano la vita nelle miniere di carbone di Marcinelle in Belgio.
Il lavoro fa parte della vocazione dell'uomo che risponde al disegno di Dio.  L'uomo non rapisce nessun fuoco agli dei se progredisce e cresce nella sua capacità tecnica e scientifica, perché lavoro e cultura appartengono alla natura dell'uomo così come l'ha voluto il suo creatore. L'uomo attraverso il suo lavoro completa l'opera della creazione perfezionando secondo un disegno di bellezza e di giustizia il mondo delle cose e realizzando attraverso il lavoro la propria umanità.
La dottrina sociale della Chiesa ci dice che il lavoro,  espressione di servizio generoso verso il prossimo, e' un mezzo perché l'uomo realizzi se stesso e non un fine a cui sacrificare la dignità umana.  
I minatori si organizzarono per difendere la dignità del loro lavoro. Vogliamo ricordare oggiparticolarmente due sacerdoti di Valguarnera: il sac. Giuseppe Lo Monaco che fondò nel 1900 la Lega deiZolfatai Democratici cristiani e anche Mons. Giacomo Magno Vicario Foraneo di Valguarnera nel 40° della sua morte, che fu molto vicino ai minatori e soprattutto ai "carusi della zolfara" a cui dedicò una poesia.

Il nostro gruppo ha voluto vistare tutti i pozzi di questa miniera, profonda 180 metri, con la presenza di un solo livello. Questa miniera è ultimanente diventata di interesse di tutte le associazioni culturali, sportive e religiose. Infatti appena siamo arrivati abbiamo trovato un gruppo di Scout, un associazione sportiva del Cavallo, e un altra inerenti a sport estremi. Questo fa denotare come la provincia di Enna sta investendo nel suo territorio, come il parco Ronza, oppure la villa romana di Piazza Armerina, ad arrivare a questo fantastico bene di archeologia industriale, che permette la visita e uno studio approfondito sullo processo di produzione e lavorazione dello zolfo. Certo non manca la possibilità di visitare pozzi di estrazione, alcuni costruiti in ferro e altri in muratura, con la presenza di binari e vagoni. Poi la nostra avventura, in questo fantastico paesaggio, pieno di alberi verdi, continua all 'interno del palazzo Pennisi, famiglia che per anni ha gestito questa miniera. All'interno di questo palazzo troviamo molte miniature del pozzo e dei forni Gill, per completare con una completa raccolta di foto d'epoca della miniera, con una mostra incentrata sui Fasci Siciliani. Insoma un luogo, dove tutti dovrebbero visitare, sopratutto il museo della lega degli zolfatari che si trova a Piazza Armerina. 

Giuseppe Calascibetta

Commenti

Post più popolari