Presentazione di due libri
a Riesi dedicati alle miniere



Riesi. Il tema delle miniere negli ultimi tempi è molto discusso, infatti sono stati pubblicati una serie di saggi storici che abbracciano diversi aspetti: da quello religioso a quello economico, da quello sociale a quello tecnologico, ecc. Un aspetto che è stato preso poco in considerazione è la storia della borghesia mineraria; che ci viene raccontata dal geologo nisseno Michele Curcuruto, che dopo dieci anni di ricerche nell'Archivio di Stato di Caltanissetta, ha pubblicato due manoscritti: «I signori delle Miniere» e «La miniera Floristella». Due volumi che verranno presentati il 13 aprile alle ore 18,30 presso il Monte degli Ulivi del Servizio Cristiano di Riesi.
Alla presentazione interverrà lo stesso autore che racconterà come è nata l'idea del libro, ma soprattutto a narrare quei fatti e quegli aneddoti che ha ricercato e che si legano alla miniera Trabia-Tallarità. Ma il libro rappresenta anche uno strumento indispensabile per comprendere le trasformazioni sociali ed economiche avvenute nel capoluogo nisseno negli ultimi centocinquant'anni. Temi molti vicini all'autore visto che la sua famiglia paterna è presente a Caltanissetta già dal ‘600, dove amministrò feudi e zolfare, come quelle dello "luncio", fra le più antiche di Sicilia. La famiglia materna, di origine favarese, fu una delle più note tra quelle degli esercenti di zolfare del nisseno e dell'agrigentino. Il nonno materno, nel 1895, fu capomastro nella zolfara "Montagna Principe" di Stefano Pirandello in territorio di Aragona.
"I signori delle miniere" è un libro pieno di ricordi e interviste molto apprezzato dallo stesso Andrea Camilleri, che lo ha definito "veramente interessante" e per questo ha chiesto allo stesso autore di utilizzare il suo manoscritto per prendere uno spunto per realizzare il romanzo "Il nipote di Negus".
La serata di cultura sarà diretta dalla riesina Marilù Sanfilippo; perteciperà il poeta Tanino Riccobene e per la musica Felice Rindone e Serena Ministeri.



GIUSEPPE MONTEDORO

Fonte: La Sicilia, 30 marzo 2013

Commenti

Post più popolari