La Croce 
di Gaetano Giambusso 

Foto di Giuseppe Calascibetta

Il Parroco D’Antona, volendo essere riconoscente al donatore della chiesa di            S. Giuseppe,  Don Rocco Correnti, fece fare una Croce di pietra, mettendola sul comignolo del poggio Grande, che d’allora prese il nome di quartiere della Croce. Nel 1840 la processione del Venerdì Santo dal Canale cominciò a farla passare d’avanti la chiesa di San Giuseppe e la casa del Correnti lungo il Corso Vittorio Emanuele. La festa del Venerdì santo prese un aspetto solenne, meraviglioso con la discesa dalla Croce del Cristo su una apposita urna di cristallo, tanto che si dice: Giunta di Terranova a scinnenza di Riesi,. La processione sull’imbrunire, dopo la giunta  dei  quattro canti tra l’Addolorata uscente dalla chiesa del Crocifisso e il Cristo dalla  Madrice. Nel brio della primavera tutto il popolo, senza distinzione di ceto, si riversava ai piedi della croce a fare “il viaggio”, e dopo le tre ore  dell’agonia, la processione bene ordinata, al lume delle candele, comparendo il letto dalla chiesa di S. Giuseppe, lentamente per la scalinata, attraversava il Corso per finire alla chiesa Madre.

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