Lezione sulla legalità e sulle regole 

Gherardo Colombo con il sig.  Nunzio Cosentino.  Foto di G.M. 

Una giornata all’insegna della legalità e della magistratura per Caltanissetta e Riesi, che ha visto impegnato per tutta la giornata di  giovedì hanno ospitato l’ex magistrato ora consigliere di amministrazione della RAI  e scrittore Gherardo Colombo. Infatti, alle 3 e mezza del pomeriggio si è recato presso l’Istituto Superiore Mottura, dove ha tenuto un dibattito molto confidenziale con gli studenti, trattando diverse tematiche che andavano da mani pulite, alla loggia P2  fino al mal funzionamento della magistratura, ma soprattutto il dibattito si è focalizzato sulla differenza tra società verticale e la società orizzontale, e sull’Art 3 della costituzione italiana cioè tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, articolo cosi importante che in serata è stato affrontato anche con i bambini del Servizio Cristiano di Riesi.  Durante il dibattito alcuni ragazzi del “Mottura”hanno privilegiato la società verticale perché ti permette di violare tranquillamente la regole senza essere toccati ma il Dott.re Colombo con una battuta sarcastica gli ha risposto allora saresti contento che il tuo amico o vicino di casa si comporti in mala fede, e il ragazzo gli ha risposto no non sarei contento e allora il dott.re Colombo dice: è fondamentale smarcarsi di questa società verticale per seguire la società orizzontale una società ben lontana dal nostro modo di concepire la  democrazia. Un’altra domanda interessante fatta dagli studenti del “Mottura “ è stata l’elezione diretta del Presidente della Repubblica eletto democraticamente dal popolo, una domanda dove ha visto il dott.re Colombo d’accordo. Infine un’altra domanda che è stata rivolta sia dai ragazzi del “Mottura” il pomeriggio e dai   piccoli alunni del Servizio Cristiano di Riesi  in serata è state la seguente perché lei si è dimesso da Magistrato, a questa domanda ha risposto il  dott.re Gherardo Colombo  ho preso la decisione di abbandonare le aule del tribunale per dedicarsi alla vita da scrittore ed educatore per i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori. Sostenendo che dopo l’inchiesta di Mani Pulite, mi sono reso conto dell’ambiente di illegalità e omertà che si è venuto a creare intorno alla magistratura non andava per me rafforzando ancor di più la mia tesi che la nostra società è ancora fortemente legata a una società verticale. Per questo ho deciso di lasciare  e insegnare ai ragazzi il valore delle regole, della costituzione e della società civile, l’unico modo per allontanare questi ragazzi dalla manodopera della mafia.   Alla fine di questo convegno si è recato a Riesi ospitato dal Servizio Cristiano dove alle 20,30 ha avuto un interessante incontro con i bambini della scuola del Monte degli Ulivi, insieme a tutta la cittadinanza di Riesi. Tra le tante domande poste dal giovane pubblico, Gherardo Colombo si è soffermato sul concetto che “la cultura rende liberi ogni cittadino”, un diritto che in una terra come la nostra, basata in passato su organizzazione feudale e sullo sfruttamento della popolazione, costituiva un lusso. Infatti, le regole la maggior parte dei cittadini vengono violate e questo crea disordine e contrasti vari. Una situazione che è voluto dal singolo cittadino, quindi questo significa che anche la popolazione fa comodo che la magistratura non funzioni a 360°gradi. Poi i mezzi a disposizione dei magistrati, per svolgere i lavori di indagine sui diversi casi e sui documenti presenti negli archivi, sono abbastanza scarsi che non permettono al magistrato di svolgere i lavori in tempi brevi. Altrettanto l’organizzazione dei diversi uffici, che presenta un elevata burocrazia e una ridotta gestione razionale di tutto l’organigramma. La serata si è  conclusa con la soddisfazione dei bambini e dei genitori presenti. Il direttore del Servizio Cristiano, Gianluca Fiusco insieme al sindaco Salvatore Buttigè hanno ringraziato il relatore per la sua presenza e il sig.re Cosentino dipendente da molti anni della comunità valdese ha donato all’ospite, un libro della storia del Servizio Cristiano e un maglietta di calcio del proprio istituto.



GIUSEPPE MONTEDORO 

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