Per meglio comprendere la mia poesia “Il mandorlo in fiore” è necessario leggere la seguente leggenda. Nell’eternità del tempo gli uomini custodiscono nel cuore la speranza di una nuova primavera sostenuti soprattutto dall’amore, supremo ed eterno valore della vita.

Secondo il mito la fioritura del mandorlo, sarebbe da ricondurre all’amore fra Acamante, figlio del celebre Teseo, e Fillide, giovan...e principessa Tracia. Narra Omero che Acamante salpò al seguito degli Achei e combatté la guerra di Troia al fianco di Ulisse e degli altri celebri eroi. La guerra durò dieci lunghi anni, durante i quali Fillide attese l’amato Acamante. Conquistata e distrutta la città di Troia, i greci cominciarono a fare finalmente ritorno in patria. Man mano però che i superstiti ritornavano alle proprie case e alle proprie donne , non vedendo fra essi Acamante, Fillide paventava che l’amato fosse caduto fra le vittime dalla guerra. La principessa, non vedendo ancora per giorni Acamante giungere ritenne che il proprio amato fosse scomparso, e per la disperazione ne morì.
La dea Atena, mossa a pietà per la fine tragica della giovane principessa, trasformò Fillide in un albero di Mandorlo. Acamante era solo stato trattenuto da un’avaria della sua nave, non era morto e quando giunse e seppe della morte di Fillide e della sua trasformazione, andò verso l’albero di Mandorlo e lo abbracciò amorevolmente. Fu così, che all'improvviso, i nudi rami del mandorlo si ricoprirono di fiori anzichè di foglie, quasi a voler ricambiare il tenero abbraccio di Acamante.
Ancora oggi, nella Valle dei Templi, questo miracolo a Febbraio si rinnova ricordando a tutti i popoli il valore dell’amore e della pace.

IL MANDORLO IN FIORE (di Tanino Riccobene)
Amore,
sorto anche per pochi attimi
in eterno vivi!
Atena, pietà ti colse
quando Fillide principessa
trasformasti in albero di mandorlo:
l’abbraccio di Acamante
lo adornò di candida floreale veste.

Quell’abbraccio si rinnova perpetuo!
E anche se l’inverno percuote rami spogli
timidi e impavidi piccoli e bianchi petali li rivestono
agghindando l’albero, silenzioso padrone,
vincendo le intemperie della fredda stagione.
Miracolo della vita che si rinnova!
Mandorlo,
ti sei rivestito della veste più bella:
la veste dell’amore!
Sottili filamenti intrecciati,
candidi come la neve
e rosei come guance di bimbo,
allietano gli sguardi
di chi primavera attende.
E’ la speranza che si rinnova
nel cuore di spettatori abbagliati
da tanta bellezza.

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