Protesta degli operai dell'ex polo tessile a Caltanissetta
Ricomincia la protesta degli ex operai del Polo Tessile di Riesi, che si sono visti in questi giorni sospendere la cassa integrazione, poichè è stata emanata la legge regionale n 222 che specifica - che chi ha preso la cassa integrazione ordinaria non può prendere la mobilita in deroga - questa situazione vale per tutti gli operai che sono in cassa integrazione creando un danno economico e sociale a molte famiglie riesine. Per questo molti lavoratori si sono recati nella mattinata di ieri in prefettura di Caltanissetta, dove hanno manifestato il loro disaggio con slogan e manifesti. Per questo alcuni rappresentati dei lavoratori sono stati accolti dal Prefetto, che ha raccolto le loro richieste. Il prefetto di Caltanissetta si è impegnato che questo disaggio economico sociale dei lavoratori del polo tessile sarà affrontato con la massima cautela e attenzione, portando questo tema agli organi di competenza della Regione, affinchè si ha una risposta sul da farsi, che è arriverà probabilmente giorno 27 Marzo. Il portavoce dei lavoratori del tessile , Raffaele Capostagno lamenta questo disaggio affermando “ che non è possibile che tutte le promesse fatte dalle istituzioni politiche non sono state rispettate, visto che dopo la cassa integrazione, dovevamo avere la possibilità di avere un posto di lavoro, come è stato fatto con i 67 lavoratori dell’Ipra di Dittaino che rischiavano il licenziamento e la chiusura dell’azienda”. Un affermazione cruda, che va a dimostrazione di disaggio occupazionale, presente in questa cittadina, e soprattutto di questi lavoratori che in passato hanno pure combattuto ,per acquistare la proprietà di questa azienda affinchè rimanesse aperta , e dare un futuro ai propri figli, senza emigrare nelle regioni settentrionali. Per questo Capostagno afferma " Per tanto ci aspettiamo che viene rispettato l’accordo stipulato nel 2011 tra i sindacati e l’ufficio del lavoro provinciale".
GIUSEPPE MONTEDORO
Fonte: La Sicilia, 21 marzo 2013
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