L’industria della Creta a Riesi.

L’industria della Creta nacque ufficialmente a Riesi nel 1696, quando don Giacomo Munda di Barrafranca si obbligò con un contratto, verso Don Pietro Zangari, di aprire una pirrera di crita e di gesso. Da questa data molti riesini cominciarono a ricavare dal Monte Veronica, della creta, estirpata con martelli di legno, e trasportata con i carretti in paese. Questa veniva messa a mollo su grandi recipienti, per poi essere pestata a piedi nudi. Questo poi veniva lavorato al tornio e veniva fatti asciugare al sole per poi essere messa a riposo dentro dei forni. Da questa industria si ricavavano quartare e quartaredde, bummula a altre stoviglie per la casa, necessarie per cibarsi. Con la creta poi venivano costruiti mattoni, canali e sarcofaghi. Questa industria non si dedicava solo alla produzione di massa ma si occupava anche di realizzare dei manufatti come vasi con decorazioni colorati, con scritte e immagine sacre, che venivano utilizzate nelle chiese. Tra le famiglie riesini che si sono occupati di questo settore sono: Stefano e Francesco Ciulo, e poi la famiglia Bartoli e Di Gregorio. Questo settore occupava circa 25 operai. Con l’invenzione della plastica si cominciarono a produrre in massa le stoviglie della casa, e per questo dopo alcuni anni, l’industria della creta morì a Riesi, e in qualsiasi altre parte della Sicilia.



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