Festa della Madonna della Catena


La festa della “Bedda Matri di la Catina”, trae origine a Palermo, nel 1392, quando 3 uomini, arrestati ingiu-stamente, vennero condannati all’impiccagione. La notte prima, i tre giova-ni si rivolsero alla ma-donna della chiesa do-ve alloggiavano, con preghiere e suppliche di essere liberati. Durante la notte i malcapitati si ritrovarono liberi dalle catene. La celebrazione del miracolo si diffuse in tutti i paesi, compreso anche a Riesi, nel 1500.Il 9 maggio del 1747, la chiesa Madre di Riesi, venne consacrata al culto della Madonna della Catena, da parte del Vescovo Matteo Trigona. Intanto tra il popolo riesino dell’epoca, si co-minciò a diffondere in maniera esagerata il culto della Madonna, al punto che si sosteneva che la statua della Madonna della Ma-trice, era riuscita a spegnere un incendio nel 1600, oppure che nel 1816 era riuscita a far uscire il paese da un lungo periodo di siccità, o che addirittura aveva saputo un incendio nel 1817. Per questa serie di miracoli, ogni anno, cioè la seconda domenica di settembre, tutti gli abitanti dei paesi limitrofi come Sommatino, Mazzarino, Butera e Gela, face-vano delle penitenze che consistevano nel camminare a piedi nudi dal loro paese fino a Riesi, in modo da ottenere un miracolo. Oppure i riesini davano delle offerte in denaro alla varie confra-ternite, che si occupavano dell’organizzazione della festa. Pero secondo lo storico Massimo Rosario Paterna, queste comitati erano formati da persone che non avevano niente a che fare con il culto della Madonna della Catena, visto che il loro era solo un interesse lucrativo. Per questo il clero dell’epoca decise di gestire, lei stessa, la festività. Nel 1763, il gover-natore Don Stefano Tranchina, aveva stabili, che nessun forestiero doveva pagare la franchigia, cioè un sorta di dazi doganali da pagare all’entrata del paese. Lo stesso governatore impose a tutti i Giurati di ripulire tutte le strade di Riesi per la processione. La festa iniziava almeno una settimana prima, e venivano organizzate delle corse di cavalli, che partivano dal quartiere del Canale fino alla Croce. Alla conclusio-ne venivano dati dei premi in denaro. Oggi a Riesi, la festa della Madonna della Catena, viene celebrata con la lunga veglia notturna, tra sabato e do-menica, durante la quale i pellegrini vanno a piedi fino alla chiesa Madre; la domenica con la processione del simu-lacro con un lungo corteo, accompa-gnata dalla banda musicale Don Bosco. Tante adesso sono le iniziative da parte degli emigrati riesini, che celebrano la festività della patrona di Riesi nei paesi che li ospitano. Prima fra tutti l’iniziativa che si è svolta, saba-to 9 luglio 2011 a Torino, dove il parroco della Chiesa Madre di Riesi, Don Paolo Terra-na,insieme a Don Livio Recluta di Torino, ha celebrato un messa e hanno benedetto un quadro della Madonna, alto circa due metri di altezza. Tutto questo alla presenza dei riesini di Torino e del sindaco di Riesi, Salvatore Buttigè.
Dobbiamo ricordare che la storia della Madonna della Catena di Riesi, è oggetto di studio dei Salesiani e di molti storici, tra cui lo scrittore Salvatore Michele Mirisola, che grazie all’appoggio di Don Paolo Terrana, sono riusciti a svelare i segreti del quadro che rappresenta la Madonna della Catena, che è presente nella basi-lica di Riesi. A quanto pare questa tela risulta essere pervenuta a Riesi, alla fine del 1700, ed è una copia di un qua-dro che forse era presente nel convento degli Agostiniani Scalzi di Saragozza, dove si era ritirato Don Luca Antonio, figlio di Don Pietro Altariva, fondatore di Riesi

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