Ernesto Puzzanghera. Una Vita per la poesia.

 PROF. ERNESTO PUZZANGHERA


Nacque a RIESI (CL) il 26 gennaio 1908, da Calogero Puzzanghera e Rosaria Mazzapica, nella casa ubicata sulla centralissima Via Roma, quasi dirimpetto alla lunga scalinata che dalla Via Roma giunge alla Via Principe Umberto. Penultimo dei sette figli, rivelò, sin da fanciullino, un carattere assai mite e buona capacità di attenersi alle regole della società familiare e di quella cittadina. Appena adolescente, conobbe anche le asprezze del lavoro manuale nel campo dell’ edilizia, ma rivelò di possedere un elevato quoziente intellettivo e tanta voglia di conoscenza, per cui autodidatticamente si coltivò sempre, servendosi della ricca e qualificata biblioteca che il padre possedeva e della quale, ai famigliari, additava la ricchezza che avrebbe potuto dare, se fosse stata usata con mente curiosa e protesa ad allargare i suoi confini cognitivi. Così, quand’egli si sentì sicuro di avere acquisito sufficiente padronanza del previsto programma, raggiunse Reggio Calabria, ove risiedeva il fratello maggiore Rosario, ingegnere capo del locale Genio Civile, e nella città dello Stretto, nel 1931, conseguì il diploma di insegnante elementare. Non occorre certo fare voli pindarici per capire il perché sia arrivato a quell’età, prima di diplomarsi : la sua adolescenza e la sua prima giovinezza aveva dovuto trascorrerle nel lavoro edile anzidetto.

Tornò, quindi a Riesi, ove risiedevano la madre e due sorelle nubili : il padre era deceduto otto anni prima. Nel suo paese natale, accrebbe il bagaglio della sua conoscenza e cominciò a preparare la sorella minore per gli esami di diploma magistrale. Nel 1935, rieccolo a Reggio Calabria, vincitore di concorso magistrale. Insegnò a Reggio Cal. dal 1935 al 1973, profondendo le sue migliori energie e rivelandosi il maestro più completo, non solo per le sue capacità tecniche, legate alla sua nobile professione, ma altresì per la sua vasta cultura e la profonda umanità, che ne fecero l’uomo da emulare, l’uomo da stimare, l’uomo da amare e da ammirare, anche per le sue elevate doti artistiche. Egli infatti, a Riesi, sempre da autodidatta, aveva imparato la musica e aveva intrapreso lo studio del violino, nel quale finì per eccellere, talchè fu 1° violino nell’orchestra d’archi, costituita da 14 elementi e diretta dal M° VERSO. La conoscenza del violino e della musica lo aiutò a curare i suoi alunni anche sotto l’aspetto della drammatizzazione e del canto corale, riscuotendo i più lusinghieri e calorosi consensi dai famigliari degli alunni. Un rapporto scuola-famiglia, il suo, encomiabile e premiato in tre occasioni dai Ministri della Pubblica Istruzione pro tempore, per i meriti educativi. Delle sue elevate qualità didattiche si servì anche la famosa Casa Editrice Marzocco- Bemporad di Firenze, che lo ebbe come collaboratore consulente in tutte le pubblicazioni di testi che riguardassero la scuola. Facendo un sensibile passo indietro, non si può sottacere che egli non si era arrestato al conseguimento del diploma magistrale o alla vittoria al Concorso. Aveva invece proseguito i suoi studi alla Facoltà di Magistero dell’Università di Messina, pervenendo al conseguimento del Diploma in Vigilanza Scolastica e, a seguire, alla Laurea in Materie Letterarie. Nel 1942, prima, e nel 1944 poi, egli ricevette la nomina per dirigere le Scuole Elementari di Riesi, ma in entrambe le occasioni egli espresse un deciso rifiuto : alla carica di Direttore Didattico preferì la vita fra i banchi e i bambini e la <sua> Reggio Calabria, che già tante soddisfazioni gli aveva dato e dove grandi erano già state le sue affermazioni nell’empireo culturale.


A cura di Lilli Di Legami


COLLABORAZIONI


Curò ogni genere di studi, da quello di carattere storico-filosofico-pedagogico-psicologico, a quello artistico letterario. Fu autore di numerosi saggi, partecipò a giornali e riviste; fu caporedattore della notissima rivista di varia cultura <LA PROCELLARIA> e collaborò con le riviste evangeliche <LA LUCE> e <RIFORMA>.


ALCUNE PUBBLICAZIONI


Storia e Profezia,

L’uomo come sintesi di due opposte filosofie,

Manzoni controluce—un credente tra fede e religione

Il problema della libertà in Louis Lavelle,

Il problema pedagogico in Antonio Gramsci

Il cristianesimo di Benedetto Croce

Liriche diz.Centauro 1941

Malinconie dorate Marzocco 1956

I 10 Poeti 1940

Pagine controluce 1973

Io e la speranza 1970

La concezione filosofica e pedagogica in John DEWEY 1983

Così passano i giorni 1956

Parole a DIOTIMA 1979

E’ tempo 1991


PREMI E RICONOSCIMENTI


Ricevette numerosissimi premi : Premio Calabria 1960—1°premio<S. Guerrisi >1960—Medaglia d’oro al premio Pagine 1960—3° premio < Casalinuovo > 1968—Medaglia di bronzo del Ministero P.I.--< Critica Poesia > di Lanciano 1973- Premio della Cultura 1969 della Presidenza del Consiglio---- Premio del Circolo di relazioni internazionali di Villa S. Giovanni—Premio del Circolo Culturale RHEGIUM JULII di Reggio Calabria.


Fu definito “il poeta evangelico per eccellenza”, un Autore che nei suoi scritti seppe portare sensibilità e creatività, facendo emergere il grande sentimento di Fede nei suoi complessi risvolti. In lui ci fu sensibilità umana e rigore etico e intellettuale, religiosità dei rapporti umani e nobile concezione della vita, vissuta sotto lo sguardo di Dio.


Ernesto Puzzanghera ebbe la grandissima soddisfazione di vedere tantissime sue liriche tradotte in spagnolo, tedesco, francese, russo, greco, rumeno, inglese e irlandese. Ma tanta, tantissima soddisfazione gli diede soprattutto il ricevere direttamente una lettera, andata purtroppo dispersa, di Micail Gorbaciov, al quale egli aveva dedicato una lirica intitolata <PERESTROIKA>, e la visita, nella sua casa di Via de Nava, del Ministro greco della Pubblica Istruzione, l’ex attrice del cinema MELINA

MERCOURI, della poetessa francese SOLANGE BRESSIEUX e del noto poeta russo EVTUSCENKO.


Decedette il 13 agosto 1999 e la sua morte ebbe un’incredibile risonanza in tutta la cittadinanza, non solo sotto l’aspetto squisitamente culturale, ma anche sotto quello umano.


Lilli Di Legami

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