Hilary Lo Grasso presenta: 
"Non fermarti all'apparenza, vai oltre"

Negli ultimi tempi a Riesi, si registra un forte fermento culturale, creatosi tramite associazioni, eventi, convegni, concorsi che sempre più attirano gli stessi cittadini. Un studioso di storia locale, Rosario Riggio, tempo fa aveva fatto richiesta di ottenere la denominazione Riesi, Paese di Artisti. Un passo interessante, che rispecchia la realtà presente, fatta di giovani che si dedicano alla cultura e all’arte, “buttandosi” a capofitto in questa realtà mettendo tutto se stessi. Questa volta lo scenario non è Riesi, ma bensì a Val Di Susa, nelle vicinanze di Torino, grande polo industriale che ha visto, e vede tutt’ora un grande afflusso di emigranti riesini. Tra questi troviamo Hilary Lo Grasso nata a Giaverno, figlia di riesini, che quest’anno ha pubblicato il suo primo libro dal titolo: “Non fermarti all’apparenza, vai oltre”. L’idea di scrivere è nata dalla sua passione per questo settore ed il fatto che attraverso la parola scritta si possa comunicare il proprio pensiero e punto di vista al mondo che ne può in questo modo usufruire. Il libro tratta principalmente argomenti di tipo spirituale, uniti al campo del tutto opposto della sua amata scienza, andandosi a legare soprattutto al settore dell’astronomia( sua altra grande passione) e della fisica quantistica. Il libro non usa linguaggi troppo specifici e per questo è aperto ad ogni genere di lettore, anche chi non si fosse mai avvicinato a tali discipline. Il resto del libro è un susseguirsi di domande, ipotesi e riflessioni che spesso balenano nella mente di ogni essere umano che si avvicini al trascendentale. La giovane autrice, Hilay Lo Grasso afferma: “questo libro è nato grazie ai numerosi momenti che mi sono ritagliata nell’arco dei miei 26 anni d’età per riflettere ed osservare la natura intorno a me. Così come il pittore s’immerge totalmente nelle forme e nei colori del paesaggio che ha di fronte, distanziandosi dal mondo di tutti i giorni; così attraverso le mie numerose passeggiate in montagna, nei boschi e a cavallo, ho avuto modo di estraniarmi volontariamente dal mondo e dalla routine che uccide lentamente l’animo dell’essere umano. E’ proprio in questi momenti di scarsa razionalità e introspezione totale che la mente si apre generando pensieri a cui prima eravamo del tutto estranei e dal polverone intricato della mente nascono pensieri , parole, sinfonie che solo un libro può raccontare attraverso la scrittura ed in seguito la mente di chi legge e di conseguenza, inizia anch’esso a pensare e riflettere”. Un libro diverso dalla memoria storica o dalla poesia, ma un saggio di tipo riflessivo, dove l’autrice tende con i propri quesiti di scavare nella senso della vita umana. 
Fonte: www.giornalesicano.it 

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