Un siciliano fra i grandi
della musica sinfonica
di FRANCESCA SICILIANO
Intorno al  1975 a  Riesi  si cominciò a formare la  banda musicale "I Cordiali di Riesi" (foto a destra), grazie alla pas- sione e ai sacrifici del maestro Francesco Di Vendra, ex mare- sciallo  dei carabinieri, in pen- sione. Reclutando giovanissimi e  riuscendo  ad invogliare le famiglie  a  formare la  nuova banda musicale del paese.La banda riuscì a  muovere i suoi primi passi, suonando per le feste padronali della provincia di Caltanissetta ed oltre.E' stata anche  varie volte nella nostra città per la "festa della Madonna delle Grazie".  Tra i giovanissimi  c'era  Calogero Palermo il  "pupillo", perchè il più piccolo di età, di statura e il più promettente.Grazie alla sua bravura iniziò gli studi a Palermo, dove si trasferì giovanissimo per frequentare il conservatorio, sotto la guida di Eliodoro Sollima e del maestro Snelli, insegnate di clarinetto. Ben presto Calogero, "Lillo" per gli amici, divenne primo clarinetto dell'orchestra del Teatro “Vincenzo Bellini” di Catania e collaborò con l'orchestra del "Teatro lirico di Cagliari". Nello stesso periodo partecipa a diversi concorsi nazionali e internazionali, vincendo alcuni primi premi che glipermettono di mettersi in mostra nel panorama dei giovani talenti musicali. Partecipa ad alcune edizioni del Festival di  Bolsena distinguendosi per le impeccabili esecuzioni di Mozart. Successivamente vinse il concorso per primo clarinetto presso l'orchestra  dell'opera di Roma; per lo stesso ruolo viene piu' volte invitato dall'orchestra filarmonica del “Teatro alla Scala” di Milano". Nel 2008 con il consenso di tutti vinse il concorso e diventò solista presso l'orchestra "National de France".Infatti, molti autori tra cui Luis Bacalov, Antonio Fraioli, Claudio Cimpanelli e Nunzio Ortolano,  hanno creato musiche a lui dedicate.
Nonostante la sua fama ancora oggi si ricorda degli anni passati e degli amici della banda  musicale "I Cordiali di Riesi". Mio padre come pure altre persone di Riesi che abitano a Gela sperano che un giorno "Lillo" possa esibirsi nella nostra città o addirittura inaugurare l'apertura del nuovo teatro.
Fonte: L'Emilio, Gennaio 2012

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