Commemorazione Minatori Tragedia 1957
Un lungo corteo di zolfatari e famigliari hanno seguito la
corona per ricordare tutti quei ex minatori che hanno lavorato e sono deceduti
nella solfara Trabia- Tallarità. Un luogo di lutto e di riscatto sociale che ha
costituito per trecento anni la fonte di
guadagno dei cittadini di Riesi e Sommatino. Il corteo è partito dal parco urbano,
ha attraversato la viale Don Bosco, per arrivare davanti al monumento dei
minatori realizzato e inaugurato nel 2007. Tutto questo per ricordare una
tragedia avvenuta il 20 agosto 1957 dove perirono 12 zolfatari di Riesi e
Sommatino, dovuto a un forte esplosione di grisoù, fuoriuscito mentre i
lavoratori erano addetti alla manutenzione delle diverse gallerie, visto che
molti zolfatari, quel giorno, erano in sciopero contro la società ValSalso per
reclamare il loro salario. Una tragedia che ha segnato il destino di intere
famiglie e dell’intero tessuto sociale. A proposito il sindaco Salvatore
Chiantia del comune di Riesi ha dichiarato “ siamo orgogliosi di commemorare
tutti i caduti minatori di Riesi e Sommatino. La storia dei due comuni e la
miniera sono imprescindibili. Ci sentiamo figli di quelli minatori delle loro
disgrazie delle loro vicissitudini delle loro difficoltà. Ci impegneremo a
ricordali anche negli anni futuri perchè è giusto che le nuove generazioni
sappiano quello che hanno fatto i loro nonni e le loro origini. Stessa cosa ha
affermato il sindaco di Sommatino Crispino Sanfilippo “ricordare gli zolfatari
che hanno lavorato nelle miniere, è un
nostro dovere, per rammentare tutte le fatiche e le lotte che hanno portato
avanti per i nostri due comuni”. La serata è proseguita con diversi interventi
da parte del sindaco di Mazzarino, dell’onorevole Arancio che ha dato un saluto
in rappresentanza dell’Assemblea della Regione Sicilia, e delle storico nisseno
Mario Zurlì, nonché presidente dell’Associazione Amici della Miniera costituita
nel 1992 “dopo la chiusura delle miniere ho costituito la mia associazione per
diversi motivi: primo perchè i minatori
non volevano ricordare il duro lavoro e le disgrazie e per questo volevano
dimenticare; mentre i dirigenti dell'Ente Minerario Siciliano che avevano
fallito il loro proprio scopo non ne volevano parlare neanche loro perche erano
stati un totale fallimento. Il secondo motivo è stato divulgare appunto il
mondo della miniera che ha permesso uno sviluppo economico della Sicilia, basti
pensare che nei primi del 900 esistevano 840 miniere in tre provincie: di
Caltanissetta Enna e Agrigento che davano occupazione a 40.000 minatori. Il
nostro prodotto veniva esportato in tutto il mondo Asia, Africa e ed Europa.
Molte imprese del nord acquistavano lo zolfo siciliano perchè veniva usato in
agricoltura, per le fabbriche delle armi per la medicina e prodotti chimici.
Naturalmente oggi la miniera Trabia- Tallarita potrebbero diventare un polo
turistico molto importante per far conoscere a tutti gli italiani e non, come
lavoravano i minatori e quando importante è stato per l'economia italiana. Oggi
ci troviamo qui per commemorare queste giornate del 18 agosto a Riesi e quella
del 20 a Sommatino. Parlando di tragedia
vorrei ricordare che un riesino Gaetano Paterna all’età di 42 anni è morto
nella tragedia della miniera Trabonella, avvenuta nel 1911. Oggi qui a Riesi ho
trovato un ambiente meraviglioso perchè già dai primi anni in cui sono arrivato
in Sicilia tra i migliaia di operai che ho conosciuto il riesino si
distinguevano per la sua schiettezza la sua voglia di lavorare con lealtà”. La
manifestazione patrocinata dal Comune di Riesi e dalla Pro Loco Riesi, è
proseguita presso il parco urbano, dove si sono esibiti diversi artisti riesini
come il poeta Tanino Riccobene, il cantastorie Felice Rindone, la poetessa Rosa
Abbate e il giovane poeta Kevin Bontà. Successivamente è seguita la proiezione
di un corto realizzato dallo studente universitario Giovanni Lo Grasso e del
documentario Dallo Zolfo al Carbone di Luca Vullo, che narra dell’emigrazione
degli zolfatari siciliani nei paesi della Francia e del Belgio dove hanno
lavorato nelle miniere di carbone. La serata si è conclusa con il rilascio di
una targa alla memoria per lo zolfataio Francesco Pistone, deceduti pochi mesi
fa, come riconoscenza per le sue testimonianze e per l’impegno mostrato di
volontario cicerone nel museo I percorsi delle zolfare; altre attestati sono
stati consegnati agli zolfatari viventi da parte del Sindaco Salvatore
Chiantia, e dell’assessore alla cultura Franco La Cagnina.
Giuseppe Montedoro
SANTA BARBARA E LA PIRRERA
RispondiEliminaDI TRABIA TALLARITA
Oh Santa Barbara vinirusa.
Simmu li surfarara di Riesi,
Summatinu e Ravanusa,
ca ti parrammu.
Ni l'annu 1950 na cappella
ni lu villaggiu di la pirrera,
trabia tallarita ti didicammu.
Ppi essiri prutetti, quannu
jntra la pirrera travagliammu.
Angora simmu in vita, ppi chisto
ti ringraziammu,
di li nustri cumpagni ca si trovanu
mparadidisu cu tija:
li famigli e tutti nujatri cumpagni
ni lu pinsiri sempri l'avimmu.
Ti ricurdammu di pruteggiri tutti li minatura
di stu munnu, ogni attimu e ogni secunnu,
finu ca ncasa ad abbrazzari la famiglia si ni vannu.
Calogero Riggio