Mazzarino, Città del Cinema

Presentazione del film Angeli di Salvo Bonaffini
Photo by Giò Calascibetta (C)

Negli ultimi tempi, il panorama del cinema internazionale è cambiato: tutto questo grazie alla globalizzazione e all'introduzione di nuove tecnologie video e a basso costo, che permette a chiunque di realizzare dei cortometraggi amatoriali per raccontare la storia del proprio territorio. Infatti in Europa, Africa e Asia si sta diffondendo la creazione di molti web film, ovvero film o cortometraggi realizzati in pochi giorni destinati principalmente al pubblico del web. In Sicilia, le cose stanno andando diversamente, se fino a pochi decenni fa, registi famosi venivano nell’isola per girare e raccontare le storie tratti da romanzi siciliani o fatti di cronaca; adesso sono i siciliani che si vogliono raccontare, con gli occhi di chi ha vissuto per tanti anni nella propria terra. Ed è proprio questo che ha voluto fare il regista Salvatore Bonaffini con l’associazione Fuori dal Recinto da lui fondata otto anni fa: raccontare attraverso il cinema, l’entroterra siciliano con i suoi paesaggi, le sue storie e i suoi dialetti, che molte volte viene bistrattato dai mass media. Questa voglia di riscattare la propria terra ha portato il giovane mazzarinese a firmare il suo quarto film da regista con il titolo: Angeli. Un film che rompe le catene dello stereotipo “Sicilia mafiosa” che il cinema nazionale e internazionale hanno creato attorno a questo nostra regione. Infatti il regista ha voluto realizzare un film fantasy, con una trama dinamica e complessa, che racconta la storia di un gruppo di ragazzi che durante un gita agli scavi di Philosophiana a Mazzarino, trovano uno scheletro legato a mani e piedi, con una frase scritta al muro con il sangue. Da li ha inizio un escalation di eventi che porta i ragazzi a diverse disavventure. Una storia dove i protagonisti sono i bambini, che camminando tra le tombe del cimitero devono scoprire la verità che si cela dietro quella frase. “L’idea di realizzare questo film – spiega Salvatore Bonaffini durante la conferenza stampa- nasce quando a Riesi e a Mazzarino abbiamo realizzato un corso di recitazione destinato ai bambini, ripromettendomi di realizzare un cortometraggio realizzato dagli stessi ragazzi. Un giorno mi recai al cimitero di Mazzarino, e iniziai a guardare attentamente le lapidi dei defunti, con i loro volti e i nomi ricoperti dai fiori. A quel punto mi sono chiesto: ma se queste persone avrebbero la possibilità di ritornare in vita cosa ci potrebbero raccontare. Da quel momento ho iniziato a scrivere la sceneggiatura insieme a Salvatore Azzolina, rendendomi conto che la trama non era adatta per un corto, ma per realizzare un film. Da li ha avuto inizio la nostra avventura che ci ha portato a girare questa pellicola tra Riesi, Mazzarino e Barcellona Pozza di Gotto”. Nel cast troviamo attori noti e meno noti, che sono stati selezionati attraverso un adeguato casting, che ha permesso di avere attori e attrici provenienti da tutti i comuni della Sicilia e della Calabria. Questo fa comprendere come il cinema costituisce anche un elemento di unione tra diverse realtà territoriali, eliminando qualsiasi differenza culturale, geografica e politica. Un'unica famiglia per seguire un sogno, con tanta passione e soprattutto tanta forza di volontà che ha permesso di realizzare un film siglato “Made in Sud”.

scritto da Giuseppe Calascibetta

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