Riesi, una marcia per le vittime della strada


Con passi lenti e silenziosi, ha presso avvio nella viale Don Bosco di Riesi,  il corteo per ricordare tutte quelle giovani vite che sono state spezzate con violenze dagli incidenti stradali che hanno lasciato un segno indelebile nei propri famigliari che quotidianamente portano con se questo lutto. Ogni giorno sui giornali leggiamo fatti di cronaca dove sono coinvolti giovani e adulti che muoiono sulle autovettura per l’elevata velocità o perché condizionati  da droghe e bevande alcoliche. Un triste primato che mette l’Italia al primo dell’Unione Europea per numero di incidente stradali. Per questo molte associazioni, come Il Comitato di Croce Rossa di Gela sezione di Riesi,  in occasione della Giornata mondiale delle Vittime della Strada, ha voluto organizzare un lungo corteo, dove tutti partecipanti con i mano una fiaccola, hanno commemorato le vittime della strada. Un evento a cui hanno preso parte tutta la giunta comunale di Riesi, le associazioni culturali, i cittadini e molti bambini che con diversi manifesti hanno voluto lanciare diversi messaggi contro le stragi del sabato sera.  Il corteo si è concluso in piazza Garibaldi, dove  sono stati elencati tutti quei ragazzi di Riesi che sono morti negli incidenti; e loro i famigliari  hanno  deposto una candela in loro ricordo. Dopo la messa commemorativa che si è svolta presso la Chiesa Madre, presieduta dal nuovo parroco Don Lorenzo Anastasi, la Croce Rossa ha proiettato diversi video sugli incidenti stradali che sono stati presentati ai giovani.  Inoltre sono stati somministrati diversi questionari di educazione stradale per fare un sondaggio sulle loro conoscenze. . La serata è continuata con un alcuni esperimenti educativi, dove alcuni ragazzi  indossavano degli occhiali che creavano la sensazione di ubriachezza, svolgendo un percorso ad ostacoli. Un iniziativa che ha divertito i presenti, ma che anche ha fatto riflettere. Ricordando come qualsiasi autovettura o mezzo di trasporto, se non viene utilizzato in maniera responsabile, puo trasformarsi in un mezzo di morte per se stessi e per i terzi. 

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