MARE MEDITERRANEUM di Gaetano Giambusso
MARE MEDITERRANEUM di Gaetano Giambusso
Ricordo un mare che sembrava vivo,
feroce di scogliere e arrampicate torri,
lungo gli arenili di Fenici approdi.
Pareva la spuma accarezzar la sabbia
torrida di sole lungo le sue rive,
disegnate dal silenzio
e spettinate poi dal vento.
Mare antico,
culla di Triscele,
di naviganti col vento in poppa
ormai tu non canti;
fosti Musa e silenzio dei Poeti,
pascolo, armenti
e rabbia degli Dei.
E più ascolto
più raccolgo note sparse
di pentagrammi ormai lontani,
dove suonava dritto il vento
nelle vele gonfie di coraggio.
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