Foto Archivio Chiesa del Rosario- Riesi 2015 |
Storia della Chiesa del Santissimo Rosario
240° anniversario della consacrazione
"(....) La chiesa del Rosario sorge laddove’è oggi il municipio, dando inizio alla
strada omonima. Al suo interno accoglie
varie opere sacre, di cui - ricorda
Testa - si ha documentazione a
partire dal 1700: la statua della Madonna
della Giunta, la "Madonna allegra"
preparata per le due giunte con il
Figlio Risorto in piazza ed ai Quattro
Canti vestita con un manto nero che
nasconde la veste di colori sgargianti,
un quadro della Madonna delle Vittorie
o del Rosario. Vi è anche una campana
datata 1761.
Questa prima chiesa si dirocca nel
1765 e i fedeli - con a capo il notaio
Corrado Martorana e Michelangelo
Raimondo - preferiscono non procedere
al suo recupero, bensì costruirne
una nuova in un altro posto, e si sceglie
per questo un terreno più a monte
e con maggiore solidità.
Il secondo tempio, sempre dedicato
alla Madonna del Rosario, risulta
già ultimato al 1775 con l’opera dei
mastri Giacomo Baglio e Giuseppe il
Piazzese: a confermare quell’anno c’è
la lapide in pietra apposta sulla porta
maggiore con l’iscrizione «Ave Maria
Gratia Plena 1775».
Le vicende di quest’altra chiesa conoscono,
nel tempo, momenti di crisi,
di chiusura e restauri, facendo affidamento
su alcuni legati e rendite. I suoi
altari sono dedicati a Maria SS. del
Rosario, Santa Lucia e Sant’Agata, Sacro
Cuore. Nel 1877 viene costruito un
altro campanile con cupoletta di stile
arabeggiante e vano per le campane:
ve ne sono tre, due delle quali fuse a
Riesi nel 1865 per devozione del massaro
Salvatore Molisano e del sacerdote
Giuseppe Calafato, mentre la terza
è quella del 1761.
Con la riforma delle parrocchie del
1924, viene smembrata quella della
Madrice per crearne una seconda, appunto
quella del SS. Rosario.
Un anno importante nell’esistenza
della chiesa è il 1941, quando arrivano
in paese i Salesiani che istituiscono la
scuola media e il ginnasio nei vecchi
locali della sacrestia e dell’ex oratorio
(presso i Salesiani ha studiato lo stesso
Testa).
Viene nominato parroco don Paolo
Giacomuzzi, cui seguono don Giuseppe
Verde (che acquista il gruppo della
Madonna di Pompei), don Francesco
Sampognaro, don Antonino Calandra
(cui si deve la statua del Cristo
Risorto), sino agli attuali don Giuseppe
Russo e don Biagio Lazzara.
I libri parrocchiali - ricorda ancora
Testa - registrano battesimi e matrimoni
proprio a partire dal 1924, e i defunti
a partire dal 1929. (...) "
Fonte: La Sicilia, Caltanissetta, "Tre secoli di storia
e due chiese legate
da un’unica fede"
di Walter Guttadauria
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